Il cervello dell'impianto |
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La Centrale Ciò che è stato descritto finora rappresenta la periferia estrema di un sistema di allarme, come i sensi del corpo umano che dopo aver rilevato un fenomeno, inviano i segnali al nostro cervello, pronto ad elaborarli. Proprio come in un organismo umano, nel sistema di allarme il cervello che riceve gli impulsi dagli organi periferici e li elabora è la centrale. La centrale deve essere adeguata al livello e al tipo di impianto e rispondere al grado di sicurezza voluto. Deve risultare dimensionata al numero dei sensori e predisposta per contenere il settore di alimentazione autonomo. Un particolare circuito, chiamato "24h" perché sempre inserito (giorno e notte), serve a proteggere tutto l’impianto da tentativi di manomissione: qualunque azione volta a compromettere la validità del sistema (effrazione, taglio dei fili, etc.), viene segnalato con un immediato allarme. Le centrali più recenti sono comandate da un microprocessore che permette svariate funzioni: segnalazione di incendio e allagamento, comandi tecnologici (accensione luci automatiche, irrigazione, attivazione caldaie per riscaldamento, etc.), possibilità di permettere l’accesso di alcune zone protette a degli utenti secondari (personale di servizio, polizia privata). Alcuni modelli sono inoltre telegestibili a distanza tramite un personal computer (tramite centri di telecontrollo) o anche tramite un semplice telefono cellulare.
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